Nelle Marche, una delle regioni più affascinanti del centro Italia, si nasconde uno spettacolo naturale unico in Europa, e forse anche nel mondo, quello delle Grotte di Frasassi. Si tratta di un insieme di grotte carsiche, che ogni anno attira migliaia di viaggiatori e appassionati di escursioni. Situate nel Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa, le Grotte permettono ai visitatori di intraprendere una straordinaria avventura nel sottosuolo, tra stalattiti e stalagmiti, laghi sotterranei e sale maestose.
In quest’articolo esploreremo nel dettaglio cosa vedere all’interno delle Grotte di Frasassi e come organizzare al meglio la loro visita, fornendo informazioni utili e segnalando i luoghi d’interesse più suggestivi che le circondano.
Storia
La storia delle Grotte di Frasassi è piuttosto recente e risale a non più di 76 anni fa. Il 28 Giugno del 1948 è la data che segna l’inizio della loro scoperta. Quel giorno, Mario Marchetti insieme a un gruppo di altri studiosi di speleologia rivenne per la prima volta la Grotta del Fiume. Questo ritrovamento aprì la strada a ulteriori esplorazioni che culminarono nel 1966 con la scoperta di una ramificazione di oltre un chilometro all’interno della stessa grotta.
Tuttavia, i ritrovamenti più significativi si verificarono solo a partire dal Luglio del 1971, quando venne individuata la Strettoia del Tarlo, un passaggio che conduceva a oltre cinque chilometri di nuovi cunicoli. Il 25 Settembre del 1971, giorno riconosciuto come data ufficiale della scoperta delle Grotte di Frasassi, avvenne il ritrovamento più rilevante. Durante quella giornata Ronaldo Silvestri, accompagnato da altri speleologi, scoprì la Grotta del Vento, successivamente ribattezzata Abisso Ancona.
Orari d’ingresso
Prima di scoprire cosa vedere all’interno delle Grotte di Frasassi, è necessario conoscere alcune informazioni essenziali su come accedervi. Le Grotte sono ubicate a Genga, un piccolo comune situato nel capoluogo marchigiano. È possibile raggiungerle in vari modi:
- Automobile: è la strada più comoda per raggiungerle, imboccate l’Autostrada A14 (direzione Bologna Centrale) e uscite ad Ancona Nord. Proseguite, quindi, sulla strada statale SS76 in direzione Roma per circa una ventina di minuti, fino all’uscita di Genga. Infine, seguite le indicazioni per le Grotte di Frasassi.
- Treno: salite a bordo del collegamento ferroviario Ancona-Roma e scendete alla fermata Stazione di Genga – San Vittorio Terme. Da lì, è possibile proseguire a piedi.
- Aereo: per i viaggiatori che giungono dall’estero, è necessario considerare come punto di partenza l’aeroporto “Raffaello Sanzio” Ancona – Falconara. Trovi tutti gli orari voli sulla piattaforma https://kissandfly.it/.
Gli orari d’ingresso delle Grotte di Frasassi, così come quelli delle biglietterie in loco, variano in base al periodo e sono consultabili sul sito ufficiale dell’attrazione. In generale, durante la stagione estiva (dal mese di Marzo al mese di Ottobre) le visite sono offerte tutti i giorni e si dividono in ben sei fasce orarie diverse, con il primo ingresso alle ore 10:00 e l’ultimo ingresso alle ore 17:00. Durante l’inverno (dal mese di Novembre al mese di Febbraio) gli orari sono ridotti e si dividono in sole due fasce orarie (11:20 e 15:30). Tuttavia, il sabato e domenica, durante i giorni festivi, ponti e nel periodo compreso tra il 26 Dicembre e il 31 Dicembre, le fasce orarie vengono raddoppiate e adeguate al flusso di turisti natalizi.
Nonostante le temperature all’interno delle Grotte siano così gradevoli da renderle una meta adatta ad ogni stagione, il periodo migliore per vedere le Grotte di Frasassi è sicuramente la Primavera. Il clima della bella stagione e la minore affluenza turistica rendono l’esperienza ancora più piacevole.
I biglietti d’ingresso per le Grotte sono acquistabili sul sito web ufficiale oppure in loco, presso il parcheggio o la biglietteria. Il costo del biglietto intero è 18€, ridotto 15€, per i giovani la cui età è compresa tra i 6 e i 14 anni il prezzo è di 12€. Come per tutti i musei, vi sono delle categorie protette che possono visitare gratuitamente le Grotte, tra queste: bambini di età inferiore ai 6 anni, persone con disabilità e i loro accompagnatori, residenti del comune di Genga.
Visita alle Grotte di Frasassi
L’itinerario turistico all’interno delle Grotte di Frasassi comincia con l’Abisso Ancona, una delle più imponenti cavità d’Europa, tanto spaziosa da poter contenere persino il Duomo della capitale lombarda. Il tour continua attraverso la Sala 200, celebre per la sua gigantesca stalattite, conosciuta come Spada di Damocle. Proseguendo, si giunge alla Sala del Gran Canyon, chiamata così per la presenza di profondi crepacci, sul cui fondo si può ancora scorgere dell’acqua. Il cammino prosegue lungo la Sala delle Candeline e la Sala dell’Orsa, per concludersi nella suggestiva Sala dell’Infinito, così denominata per la sua forma insolita e vagamente circolare.
Cosa vedere nei dintorni
Terminata la visita alle Grotte di Frasassi, i suoi dintorni offrono una grande varietà d’attrazioni che vale la pena vedere, al fine di proseguire il proprio viaggio alla scoperta delle Marche.
- Borgo di Genga: è un tipico borgo marchigiano con edifici in pietra, un castello medievale e numerose stradine pittoresche in cui perdersi passeggiando. Tra i suoi cittadini più illustri del passato vi è Papa Leone XII.
- Sentiero del Papa: dedicato all’omonimo papa, si tratta di un semplice percorso ad anello che unisce il Borgo di Genga alla frazione di Monticelli.
- Abbazia di San Vittore delle Chiuse: è il monumento più importante della zona, una chiesa di stile romanico appartenente all’ordine benedettino, edificata in pietra calcarea. Nel suo antico convento è ospitato il Museo Speleo Paleontologico e Archeologico, particolarmente noto per il grande fossile dell’Ittiosauro conservato al suo interno.
- Tempio del Valadier: si tratta di una chiesa in stile neoclassico di dimensioni ridotte, caratterizzata da una pianta ottagonale, edificata all’interno di una cavità. Accanto ad essa si trova l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, una suggestiva chiesa in pietra incastonata direttamente tra le rocce, che crea un’armonia perfetta tra l’architettura e il paesaggio circostante.