In questo articolo:
- 1 Canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo, affitto d’azienda
- 2 Sanificazione degli ambienti di lavoro
- 3 Mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali
- 4 Contributi per i settori ricreativo e dell’intrattenimento
- 5 Esenzione IMU per il settore turismo
- 6 Cassa integrazione in Deroga per Covid
- 7 Tax credit vacanze
- 8 Modifiche alla disciplina dei voucher: arriva il rimborso a scadenza
Il 18 luglio scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 77/2020 che converte e rende definitivo il testo del decreto rilancio per le imprese e i professionisti. Diverse le novità e le conferme dell’impianto legislativo licenziato dalle camere: si va dal credito d’imposta per la locazione di immobili ad uso non abitativo, a quello per la sanificazione degli ambienti di lavoro nonché un ristoro per la mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali a causa del Covid-19. Vediamole nel dettaglio:
Canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo, affitto d’azienda
Viene ampliata la platea dei soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione di immobili a uso non abitativo riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro e che hanno subito nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Nello specifico, viene stabilito che il credito spetta oltre che alle strutture alberghiere indipendentemente dal volume di affari o compensi registrato nel 2019, anche alle agenzie di viaggio e turismo e ai tour operator.
Sanificazione degli ambienti di lavoro
Viene ampliata la platea dei soggetti che possono beneficiare del credito d’imposta nella misura del 60% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione, annoverando tra gli stessi anche le strutture ricettiveextra-alberghiere a carattere non imprenditoriale a condizione che siano in possesso del codice identificativo che attesta l’iscrizione nella banca dati delle strutture ricettive nonché degli immobili destinati alle locazioni brevi istituita presso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (istituita dal precedente Governo ma non ancora attuata, ndr).
Mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali
E’ stato previsto che le risorse relative al credito d’imposta riconosciuto alle PMI nella misura del 30% delle spese destinate alle spese sostenute dalle imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’estero che sono state disdette in ragione dell’emergenza da Covid-19, entro il limite massimo di 60.000 euro, sono aumentate di 30 milioni di euro per l’anno 2020. Queste somme aggiuntive sono destinate alle imprese diverse dalle PMI o agli operatori del settore fieristico, con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia
Contributi per i settori ricreativo e dell’intrattenimento
Prevista l’erogazione di contributi a fondo perduto nel limite complessivo di spesa di euro 5 milioni per il 2020 in favore delle imprese operanti nei settori ricreativo e dell’intrattenimento, nonché dell’organizzazione di feste e cerimonie.Con un decreto ministeriale, da emanarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. n. 34/2020, saranno definiti i criteri e le modalità di applicazione, ma l’efficiaca è anche subordinata all’autorizzazione della Commissione UE.
Esenzione IMU per il settore turismo
Confermata l’esenzione dalla prima rata IMU relativa all’anno 2020 per gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché gli immobili degli stabilimenti termali, gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Cassa integrazione in Deroga per Covid
Con una nuova disposizione inserita dalla legge di conversione, viene consentito ai datori di lavoro, che hanno interamente fruito delle prime 14 settimane di cassa integrazione, anche in deroga, o assegno ordinario, di chiedere ulteriori 4 settimane anche per periodi precedenti al 1° settembre 2020.
Tax credit vacanze
Confermato per il periodo d’imposta 2020 il credito d’imposta in favore dei nuclei familiari con ISEE non superiore a euro 40.000, utilizzabile dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, dagli agriturismi e dai bed &breakfast. Il credito è utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare, nella misura massima di € 500 per ogni nucleo familiare.
Secondo le statistiche rilasciate dal Mibact al 12 luglio già 500mila nuclei familiari avevano richiesto il bonus e 26mila risultavano già utilizzati. Nonostante questo sembra che sia ampia la fronda delle strutture ricettive e degli operatori turistici che hanno deciso di non accettarlo.
Modifiche alla disciplina dei voucher: arriva il rimborso a scadenza
La conversione contiene inoltre una modifica all’art. 88bis della precedente legge di conversione del decreto Cura Italia che rende più flessibile l’utilizzo dei voucher che sono stati e verranno rilasciati ai consumatori in sostituzione dei rimborsi monetari in caso di cancellazioni dovute al COVID 19. La validità dei voucher passa da 12 a 18 mesi e potranno essere rimborsati se non utilizzati entro i 18 mesi previsti, che si riducono a 12 per i contratti di trasporto.
Sono stati stanziati, inoltre, 5 milioni di euro per il 2020 e 1 milione di euro per il 2021 per la costituzione di un fondo presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che indennizzerà i consumatori titolari di voucher non utilizzati entro la scadenza qualora non vengano rimborsati dall’operatore turistico o del vettore perché in stato di insolvenza o fallimento.
“La modifica apportata è certamente un passo in avanti ma non soddisfa – dichiara Maria Pisanò, Direttore del Centro Europeo Consumatori Italia -; il governo italiano continua a negare il diritto dei consumatori a scegliere tra il rimborso monetario ed un voucher violando, così facendo, i diritti stabiliti dalle normative europee e corroborando la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea.”.