Nei primi nove mesi del 2025 il mercato europeo del lusso Tax Free si è stabilizzato, evidenziando una solida resilienza nonostante le difficoltà generali del settore. Lo ha sottolineato Pier Francesco Nervini, COO North&Central Europe & Global Accounts di Global Blue, durante l’Osservatorio Altagamma, presentando i dati più recenti sul segmento del luxury shopping legato ai viaggiatori internazionali.
Secondo Nervini, il settore europeo nel suo complesso registra una lieve crescita dell’1%, sostenuta soprattutto dall’aumento della spesa media per shopper del 2%. A trainare il mercato sono alcune nazionalità: gli americani, con una crescita della spesa del 5%, e gli arabi che segnano un incremento dell’8%, detenendo anche la spesa media più alta, pari a 6.000 euro. Al contrario, il ritorno degli acquirenti cinesi resta lento, con una spesa in calo del 14% e un livello di recupero rispetto al 2019 ancora fermo al 58%.
Il dirigente di Global Blue ha evidenziato come il deprezzamento di valute come il dollaro, il riyal saudita e il dirham avrebbe potuto frenare l’appeal di questi mercati, ma la tenuta del Tax Free Shopping testimonia la resilienza del comparto, lasciando ottimismo verso un possibile recupero futuro delle monete.
Un altro driver fondamentale di crescita è rappresentato dagli shopper (U)HNWI, ossia i consumatori ad altissimo reddito, che costituiscono solo il 4% degli acquirenti ma contribuiscono per il 42% dei volumi complessivi. La loro spesa è cresciuta del 13%, con una media di 107.000 euro per shopper. Parallelamente, si registra un calo del 5% della quota degli aspirational shopper, ossia coloro che spendono meno di 3.000 euro annui. Cresce inoltre la presenza della Generazione Z, in aumento del 14% sia in termini di numero di shopper che di spesa, benché i Millennials rimangano la generazione maggiormente contributiva con il 40% del totale.
Sul fronte delle città, Parigi e Milano confermano il loro ruolo di principali poli europei dello shopping di lusso, insieme assorbendo circa un terzo della spesa Tax Free totale, con Parigi che registra il record di spesa media per shopper a 4.300 euro. Nel contempo, nel mercato asiatico, che complessivamente segna un calo del 10%, si osservano cambiamenti nella geografia dello shopping: Singapore perde centralità, scendendo dal 62% al 29% del contributo, mentre Tokyo e Seoul aumentano la loro quota, rispettivamente dal 6% al 24% e dal 7% al 13%.

