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Mastercard presenta la nuova edizione dell’analisi annuale ‘Travel Trends Report 2025’ del Mastercard Economics Institute (MEI) che offre nuovi insight sulla situazione italiana e globale del settore viaggi e sulle abitudini di spesa dei viaggiatori per il 2025. Il report restituisce uno scenario in cui i consumatori di tutta Europa prediligono sempre più esperienze di valore quando si tratta di scegliere una destinazione. In particolare, sono la ricerca di connessione, il benessere, lo sport, l’avventura e le esperienze enogastronomiche offerte a guidare la scelta dei consumatori. Il desiderio di intraprendere esperienze autentiche e significative si conferma dunque la forza trainante dei viaggiatori, anche in un contesto caratterizzato da incertezza economica.

Sebbene fattori più tradizionali come i tassi di cambio e le dinamiche geopolitiche – dazi in prima linea – influenzino il comportamento dei viaggiatori, l’Europa continua a distinguersi come uno dei principali poli turistici globali, con il suo ricco patrimonio culinario, le varietà paesaggistiche e le offerte orientate al benessere che attraggono viaggiatori da ogni parte del mondo.

Basandosi su un’analisi esclusiva di dati aggregati e anonimizzati del network Mastercard, insieme a fonti terze, il report rivela le principali tendenze di spesa dei consumatori in ambito travel del 2025:

  • La passione per lo sport guida le scelte di viaggio: il MEI ha esaminato la spesa nel raggio di 8 km circa dallo stadio in cui si è svolta la finale della Champions League a Londra nei cinque giorni precedenti e successivi all’evento. La vittoria del Real Madrid sul Borussia Dortmund ha portato a un aumento della spesa da parte di consumatori tedeschi del 61% su base annua, superando l’aumento complessivo del 14%. Mentre la spesa da parte dei consumatori spagnoli ha registrato un’impennata del 148% su base annua, un chiaro segnale dei festeggiamenti da parte dei fan che si sono sbizzarriti con spese folli.
  • Destinazioni di tendenza: i dati sulle prenotazioni dei voli rivelano le principali destinazioni globali che si distinguono come mete più gettonate dai turisti per i viaggi tra giugno e settembre. In cima alla lista figura Tokyo, confermandosi la meta più richiesta a livello mondiale per l’estate 2025. Anche per i viaggiatori europei Tokyo rimane la destinazione più ambita, seguita da Palma di Maiorca, Hurghada, Parigi, Osaka, Pechino e Londra. Per l’Italia, le città di Roma e Milano sono presenti come top destination dei viaggiatori Asiatici e medio orientali. In particolare, guardando ai tassi di crescita delle prenotazioni di voli, Milano rimane meta d’eccezione per i turisti provenienti da Europa e Africa, rispettivamente all’8° e al 10° posto. Roma, invece, è la meta prediletta per i turisti americani, raggiungendo il 6° posto. Una new entry interessante è invece Alghero che conquista la top 15 posizionandosi tra le mete marittime più in voga per gli europei (12° posto).

Guardando ai tassi di crescita delle prenotazioni di voli, Tirana, in Albania, ha registrato il maggior incremento di visitatori europei tra il 2019 e il 2024, soprattutto grazie ai turisti italiani, diventando una delle destinazioni urbane in più rapida crescita nel continente. In questo contesto, tra le mete preferite dai turisti italiani, si conferma l’attrattività di Parigi, Barcellona e Sharm-el-Sheik.

  • Italia e Polonia guidano il turismo del benessere: secondo l’ultima indagine di Mastercard sull’Experience Economy, per italiani ed europei nel 2025 le priorità di spesa saranno concentrate su viaggi, attività all’aria aperta e ristorazione – un chiaro segnale del passaggio verso un turismo esperienziale e guidato dai valori, con il 70% dei nostri connazionali che dichiara di puntare su esperienze che sono nella loro lista dei desideri. Per analizzare questa tendenza attraverso la spesa dei consumatori transfrontalieri, il MEI ha sviluppato il Wellness Travel Index (WTI) delle destinazioni leader nell’ambito delle esperienze di benessere e cura di sé. L’Italia (6° posto) e la Polonia (10°) sono le destinazioni europee più in crescita, a dimostrazione della diversificazione dell’offerta turistica in risposta all’evoluzione dei bisogni dei viaggiatori tra montagne, città d’arte e offerta enogastronomica sempre vincenti.
  • Il boom del turismo enogastronomico: secondo i dati di spesa del 2024, l’Europa guida la classifica delle destinazioni che attirano turisti internazionali appassionati di enogastronomia. In cima alla lista c’è Istanbul, dove i ristoranti hanno accolto turisti provenienti in media da 67 paesi diversi. Tra le città che si distinguono come leader del turismo eno-gastronomico colpisce Sorrento, meta italiana preferita, che raggiunge il 7° posto della classifica globale con viaggiatori provenienti da ben 59 paesi. Cannes per la Francia, Interlaken per la Svizzera, Barcellona per la Spagna, Dubrovnik per la Croazia e Mykonos in Grecia, sono le altre destinazioni europee che attirano turisti da tutto il mondo, forti dei loro vivaci quanto iconici scenari culinari.
  • Alla scoperta del Nord, cresce il fascino dell’avventura tra foreste e fiordi: prendendo in analisi i principali parchi nazionali e come i consumi nell’area contribuiscono alla spesa turistica complessiva, dall’analisi del MEI emerge come il turismo d’avventura sia in forte crescita in particolare nelle regioni del nord Europa, dove i viaggiatori sono attratti dalla bellezza naturale di foreste, fiordi e dalla tranquillità delle attività all’aria aperta. A distinguersi è la Finlandia, dove i parchi nazionali rappresentano il 7,1% della spesa totale per viaggi internazionali. Tra gli altri paesi con una forte incidenza della spesa legata ai parchi nazionali troviamo Svizzera, Polonia, Francia e Norvegia.
  • Frodi all’estero: Il rischio di frodi nelle destinazioni turistiche più popolari aumenta fino al 28% durante le stagioni di punta. Destinazioni come Cancun, Hanoi, Dhaka e Bangkok presentano maggiori probabilità per i turisti di imbattersi in attività fraudolente; al contrario altre mete hanno tassi di frode notevolmente più bassi, come ad esempio San Francisco, Dublino, Seul, Budapest ed Edimburgo. Tuttavia, l’utilizzo di wallet digitali e la prevenzione delle frodi, guidata da tecnologie come l’intelligenza artificiale, segnano una svolta nella protezione dei viaggiatori.

“La grande attrattività dell’Italia nel panorama turistico globale continua a rappresentare un asset strategico per il nostro Paese, che è pronto a rispondere all’evoluzione della domanda e delle tendenze che stanno ridefinendo il settore, trainato dall’experience economy”, ha dichiarato Luca Corti, Country Manager Italia di Mastercard. “Come Mastercard lavoriamo costantemente per essere un player di riferimento per l’intero ecosistema travel, continuando ad offrire supporto e soluzioni innovative capaci di generare un valore aggiunto per i turisti e tutti gli attori coinvolti”.

“Il settore dei viaggi in Europa continua a mostrare una resilienza straordinaria”, ha dichiarato Natalia Lechmanova, Chief Economist Europe per il Mastercard Economics Institute. “Anche in un contesto economico incerto, osserviamo una crescente propensione da parte dei viaggiatori europei a privilegiare esperienze che rispondano a esigenze piene di significato e che generino un valore duraturo. Dai ritiri dedicati al benessere ai percorsi culturali, fino alle avventure nella natura, emerge con chiarezza una tendenza verso forme di turismo più consapevoli, allineate con i valori e le aspirazioni individuali”.

L’experience economy continua a trainare la crescita economica globale. Infatti, come sottolineato nel Travel Trends 2024, il report del Mastercard Economics Institute che offre interessanti insight sulla situazione italiana e globale del settore viaggi e sulle abitudini di spesa dei viaggiatori, una tendenza condivisa è che i turisti continuano a dare priorità alle esperienze rispetto ai beni materiali: 9 intervistati su 10 (88%) manterranno invariata, o addirittura incrementeranno, la spesa destinata alle esperienze nel corso dell’anno, rispetto al 2023.

In questo contesto sono i grandi eventi e le esperienze dal vivo a riscuotere il maggior successo e influenzare positivamente le abitudini di spesa di consumatori e viaggiatori. La conferma ci arriva grazie agli insights di Mastercard SpendingPulse, che analizza in forma anonima e aggregata, le vendite retail in-store e online attraverso tutti i metodi di pagamento per tracciare l’evoluzione e l’andamento dei pattern di spesa tra i consumatori.

Il tour globale di Taylor Swift – ‘The Eras Tour’ – rappresenta senza dubbio un fenomeno culturale – oltre che economico – davvero importante. Man mano, infatti, che il tour attraversa i cinque continenti con una ricca scaletta di 151 concerti, la cantautrice americana dà una spinta alle economie locali delle città in cui fa tappa, generando il cosiddetto ‘Effetto Taylor Swift‘. Un trend, questo, che si prevede anche per i prossimi concerti che si svolgeranno a Milano questo fine settimana – sabato 13 e domenica 14 – presso il Giuseppe Meazza Stadium di San Siro.

Ciò che si osserva è un evidente incremento delle vendite associato all’arrivo di Taylor Swift nelle città e che ha i primi riscontri ben prima della data del concerto, con i consumatori desiderosi di prepararsi al meglio in vista dei concerti della cantante, con l’obiettivo di rendere l’intera esperienza indimenticabile.

In particolare, è stata presa in esame la spesa all’interno di tre grandi città europee che hanno già ospitato il ‘The Eras Tour’ di Taylor Swift – Madrid, Lione ed Edimburgo – al fine di valutare il suo impatto economico a livello locale. Secondo gli insights, tutte queste città sono accomunate dal fatto di aver registrato una forte crescita della spesa dei consumatori durante le giornate di concerto rispetto all’anno precedente, con ampi benefici per i settori hospitality e dell’abbigliamento:

  • Madrid (29-30 maggio): con centinaia di migliaia di ‘Swifties’ arrivati in città, il settore che ne ha beneficiato maggiormente è stato quello dell’abbigliamento (+35% YoY), seguito dalle strutture ricettive (+31% YoY), dai gioielli e dagli accessori (+19% YoY) e dai ristoranti (+16,3% YoY).
  • Lione (2-3 giugno): anche la Regione del Rodano ha registrato un trend positivo, con il concerto che, nello specifico, si è svolto a Lione. In questa intera area sono state le strutture ricettive (+118% YoY) e i gioielli e gli accessori (+50,4% YoY) a registrare la crescita più significativa, con quest’ultima che ha beneficiato in particolar modo dalle vendite nei negozi fisici (+53,1% YoY). Infine, un incremento più moderato ma altrettanto positivo è quello legato ai ristoranti, con un aumento del +23% YoY.
  • Edimburgo (7-8-9 giugno): con l’arrivo di centinaia di fan, il settore dell’accomodation ha registrato una forte crescita pari a +29% YoY, mentre i ristoranti seguono con un +25,8% YoY, anche in questo caso trainato dagli acquisti nei punti vendita tradizionali (+27,4% YoY).

“Il tour di Taylor Swift, che in Europa ha preso il via lo scorso maggio, ha avuto un significativo impatto economico nell’intero continente, similmente a quanto già accaduto per le sue altre tappe globali. I concerti più recenti non hanno fatto eccezione, con retailers e realtà del mondo hospitality locali che hanno sperimentato un importante aumento delle vendite nei giorni limitrofi alle date dei concerti. Come Mastercard, guardiamo con interesse a questo fenomeno e non vediamo l’ora di assistere all’andamento delle prossime destinazioni, tra cui l’Italia. Risulta infatti chiaro che il tour di Taylor Swift sia la dimostrazione tangibile di come i grandi eventi musicali possano impattare positivamente sulle economie locali”, ha affermato Natalia Lechmanova, Chief Economist Europe del Mastercard Economic Institute.

E’ stato presentato a Milano ‘Travel Trends 2024’, il report del Mastercard Economics Institute che offre interessanti insight sulla situazione italiana e globale del settore viaggi e sulle abitudini di spesa dei viaggiatori, prendendo in esame oltre 74 mercati, tra cui l’Italia, nei mesi da gennaio a marzo 2024. La solidità del settore travel riflette il forte desiderio di viaggiare che, nonostante le fluttuazioni dei tassi di cambio e i diversi livelli di accessibilità economica, si traduce in una sostenuta spesa destinata ai viaggi e in un aumento del traffico di passeggeri. Unica differenza: un maggiore pensiero strategico da parte dei traveller su come, quando e dove recarsi in vacanza.

Le principali tendenze a livello globale parlano di un forte incremento di turisti in viaggio, registrando livelli record dovuti ai flussi provenienti principalmente dagli Stati Uniti (15,9 milioni solo nel primo trimestre 2024 a livello globale) e nuove destinazioni di tendenza, con il Giappone che ha accolto oltre 3 milioni di visitatori a marzo 2024. A ciò si unisce il trend delle vacanze di piacere più lunghe, con in media un giorno in più di permanenza a livello globale e due a livello europeo, soprattutto nelle destinazioni più accessibili e dalle temperature più miti, e il trend dell’economia dell’esperienza, con una spesa che rappresenta il 12% del totale degli acquisti: il dato più alto registrato negli ultimi cinque anni, dove i grandi eventi internazionali diventano volano dei flussi turistici. Infine, il fenomeno della ‘shoulder season’, che segna la crescente importanza dei mesi adiacenti all’alta stagione, estendendo la desiderabilità delle destinazioni di interesse tutto l’anno.

Passione per l’Italia, tra esperienze uniche e destinazioni sempreverdi

Con uno sguardo all’Italia, ma in linea con l’andamento globale e sempre basandosi sull’attività di vendita aggregata e anonima nel network Mastercard, su dati proprietari – tra cui Mastercard SpendingPulse™ – e da dati forniti da terze parti, il report delinea i principali trend del 2024. Di seguito nel dettaglio:

L’Italia consolida la sua attrattività per i turisti stranieri, attestandosi in 4° posizione tra le destinazioni di tendenza a livello globale negli ultimi 12 mesi fino a marzo 2024, aprendo la strada alla valorizzazione di sempre nuove mete, oltre quelle storiche, e raccogliendo le preferenze dei turisti americani.

Destinazioni di tendenza

In Italia, tra le destinazioni di viaggio più popolari per i turisti internazionali nei prossimi tre mesi Roma e Milano rimangono ancorate ai primi posti, entrando nelle Top 10 delle mete turistiche per il maggior numero di nazionalità in ingresso (canadesi e americani tra i primi). Entrambe le città sono particolarmente apprezzate per la loro nightlife, posizionandosi al 7° posto (Roma) e al 18° posto (Milano) tra le preferenze dei viaggiatori. Non mancano però anche città d’arte come Venezia, Firenze e Napoli e destinazioni balneari come Catania, Bari, Alghero, Olbia, Brindisi, Palermo, tra le top destination italiane confermando la diversificazione della nostra offerta turistica.

Tra le 20 destinazioni con una maggior crescita dello scontrino medio turistico in Europa (considerando lo speso medio delle transazioni pro-capite e analizzando i dati della scorsa estate), più della metà si trovano in Italia. Lungo le coste isolane emerge Taormina, ma con uno sguardo anche all’Adriatico, troviamo anche Rimini e numerose località balneari vicino a Venezia (tra cui San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle o Lignano). Altrettanto interessanti sono poi i pittoreschi villaggi lungo il Lago di Garda come Riva del Garda, Bardolino o Lazise.

Il fenomeno della ‘shoulder season’

I turisti che si recano in visita in Italia si stanno spostando sempre più dall’alta stagione estiva (luglio-agosto) verso i mesi adiacenti (maggio-giugno e settembre-ottobre), grazie anche ad un clima favorevole. Ciò si traduce in una crescita continua dei viaggi con una ridistribuzione dei turisti nell’arco di quasi tutto l’anno a favore di un turismo anche più sostenibile.
Soggiorni di piacere sempre più lunghi: anche in Italia il tempo di permanenza dei turisti è in forte crescita, quasi raddoppiato in quattro anni, registrando una media di 5,4 giorni a marzo 2024 rispetto ai 2,9 giorni del 2020. Trend che influisce positivamente nella valorizzazione del territorio portando a riscoprire anche luoghi fuori dai classici flussi turistici.

L’economia dell’esperienza continua a crescere: in linea con il trend globale, anche in Italia i turisti continuano a dare priorità alle esperienze rispetto ai beni materiali. Con particolare riferimento al settore della ristorazione, si osserva che la spesa turistica destinata al casual dining ha superato quella per la ristorazione raffinata, evidenziando lo spostamento preferenziale dei turisti alla ricerca di opzioni più smart e caratterizzanti. In Italia, infatti, il casual dining ha registrato un aumento del +45,7% rispetto al fine dining del +24,3%. Tuttavia, nonostante la continua crescita dell’experience economy, in alcuni Paesi si mantiene stabile la tradizione per il savoir faire, con una spesa per i beni materiali ancora un trend molto solido. Ad esempio, in Italia, nel settore dell’abbigliamento, la spesa per la moda di lusso è in crescita del +24,6%, quasi al pari di quella per l’abbigliamento casual (+22,7%), a ulteriore conferma della passione per la moda indipendentemente dalle proprie possibilità.

Il turismo outbound, dove viaggiano gli italiani

Nella Top 10 delle destinazioni globali degli italiani che viaggiano all’estero emergono le località di mare in linea con la stagione primavera/estate (giugno-agosto 2024), con una particolare preferenza per la Grecia che segna ben 5 destinazioni in classifica. A primeggiare è però Tirana in Albania, seguita da Kerkyra/Corfù (Grecia) e Parigi (Francia). Il Giappone è l’unica destinazione intercontinentale in questa classifica, favorita da un tasso di cambio favorevole che ha reso il Paese, per la prima volta, una destinazione accessibile per molti occidentali, compresi gli italiani.

“La grande attrattività dell’Italia nel panorama turistico internazionale e l’offerta turistica di eccellenza, caratterizzata da unicità artistiche e naturalistiche, clima favorevole e grandi eventi, rappresentano un asset strategico per il nostro Paese. Il turismo è dunque un settore chiave da valorizzare e salvaguardare grazie al costante lavoro sinergico e di collaborazione tra pubblico e privato, nel quale come Mastercard vogliamo essere player di riferimento supportando realtà travel, municipalità e turisti attraverso la nostra expertise in innovazione, data analysis e offerta di servizi ed esperienze”, ha dichiarato Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard.

“Si conferma ancora una volta la solidità del turismo europeo e italiano, sostenuto da un crescente afflusso di turisti statunitensi attratti da destinazioni chiave come l’Italia. I nostri insights rivelano un significativo allontanamento dall’alta stagione caratterizzata dal sovraffollamento e dalle elevate temperature, man mano che i turisti optano per il clima più piacevole tipico della shoulder season dei mesi di maggio-giugno e settembre-ottobre. Un aspetto legato anche alle nuove tendenze demografiche, tra cui in primis l’invecchiamento della popolazione e un incremento delle coppie senza figli, che hanno maggiore libertà al momento di scegliere quando andare in vacanza. Inoltre, l’economia dell’esperienza è la leva trainante del settore, con una chiara inclinazione da parte dei turisti a dare priorità ad esperienze indimenticabili da vivere in destinazioni tanto accessibili quanto vere ed autentiche”, ha affermato Natalia Lechmanova, Chief Economist Europe del Mastercard Economics Institute.

Prosegue il trend dell’economia esperienza, che vede nelle avventure sulle piste da sci una delle attività preferite da sportivi ed appassionati provenienti da tutto il mondo. A confermarlo sono gli stessi italiani, con poco meno della metà (41%) che dichiara di essere più felice quando è sulle piste, tanto che il 33% non vi rinuncerebbe mai. Ancora più curioso il fatto che la passione sfrenata per questo sport invernale, spingerebbe il 43% degli intervistati a prendere in seria considerazione l’opportunità unica di mettersi alla prova su una pista da sci tutta per sé a discapito, almeno per una volta nella vita, del piacere di condivisione con parenti e amici.

La popolarità di questo sport è infatti dovuta anche al fatto che il settore dello sci è tra i pochi a disporre di un’offerta in grado di soddisfare le esigenze di un ampio spettro di consumatori. Non solo infatti appassionati alto-spendenti, ma anche sciatori esperti desiderosi di una discesa ricca di adrenalina su piste nere, principianti e amanti dell’apres-ski: è questo il quadro che emerge da alcuni trends forniti dal Mastercard Economics Institute che identifica i trend di spesa nelle principali località sciistiche di tutto il mondo nella stagione 2023-2024.

“Come ci mostrano gli insight del nostro Mastercard Economics Institute, prosegue il trend dell’economia esperienziale, confermata ancora una volta dal fatto che gli appassionati di sport invernali non sono disposti a rinunciare alle emozioni che solo lo sci sa regalare. In questo contesto si conferma così la grande attrattività dell’Italia, con un’offerta sciistica d’eccezione adatta per ogni budget. Per questo, come Mastercard, lavoriamo con l’obiettivo di rendere l’esperienza dei consumatori sempre più smart anche ad alta quota, grazie a pagamenti più innovativi, dando loro la possibilità di vivere la montagna all’insegna delle proprie passioni”, ha dichiarato Michele Centemero, Country Manager Italy di Mastercard.

Le destinazioni sciistiche più popolari per ogni budget

Ciascun Paese sa venire incontro alle tasche di ogni amante dello sci, offrendo un’ampia gamma di destinazioni tra cui poter scegliere, a seconda delle proprie possibilità economiche. L’Italia ne è la dimostrazione concreta: capace di offrire agli appassionati di sci ampia scelta tra diverse stazioni sciistiche con scontrini medi più o meno accessibili. La Val Gardena e Breuil-Cervinia sono tra le mete più costose in assoluto, posizionandosi rispettivamente al 6° posto della classifica globale con un ticket medio per ogni transazione di € 164 e in 10a posizione con un valore medio di € 141. Al contrario Bardonecchia è la stazione alpina italiana che registra il ticket medio più basso nel settore della ristorazione, appena € 46, mentre Sauze d’Oulx e Sestriere si rivelano molto accessibili in termini di spesa complessiva.

Con uno sguardo invece alle località sciistiche di tutto il mondo, le mete d’eccezione sono quelle in Svizzera, Austria e Stati Uniti che registrano i trend di spesa più alti, in linea con livelli di reddito più consistenti e di prezzi tipici delle economie di questi Paesi. Al contrario, per quanto riguarda le destinazioni low-cost, Georgia, Australia e Polonia registrano gli scontrini medi più bassi, in linea con i prezzi più accessibili di questi Paesi e con le scarse nevicate che hanno impattato negativamente sulla stagione sciistica australiana.

Scendere in pista senza badare a spese

Per gli sciatori alto-spendenti, la località di Courchevel nelle Alpi francesi è al primo posto della classifica globale per quanto riguarda lo scontrino medio in hotel, ristoranti e la combinazione di entrambe queste categorie, confermandosi una meta per i turisti che amano vivere esperienze di lusso. Si distinguono allo stesso modo anche le destinazioni sciistiche americane come Aspen, Big Sky, Vail e Park City, che si attestano tra le prime in termini di scontrino medio nella spesa alberghiera, al pari di St. Moritz, Zermatt e Crans-Montana in Svizzera e Stubaier Gletscher insieme a Obergurgl-Hochgurgl in Austria.

L’Italia tra le preferenze dei turisti stranieri che scelgono di sciare all’estero

I flussi turistici confermano come gli appassionati di sci provenienti da tutto il mondo continuino a scegliere di recarsi in Italia, Austria, Francia e Svizzera, consolidando le Alpi come regione sciistica tra le più famose al mondo.

Livigno, Cortina D’Ampezzo, Courmayeur-Mont Blanc, Madonna di Campiglio, Plan de Corones, Alta Badia, Tre Cime delle Dolomiti, Val Gardena, Sauze d’Oulx e Valtournenche sono infatti tra le destinazioni invernali più ambite dagli sciatori che si recano in Italia. In particolare, Kronplatz nelle Dolomiti di Braies è all’8° come destinazione più battuta a livello globale per gli ski resorts, e al 2° posto per i turisti tedeschi. Courmayeur è una delle destinazioni preferite dai francesi (7° posizione), Cortina D’Ampezzo, luogo d’eccezione per i prossimi giochi olimpici invernali, in 7° posizione come meta preferita per i flussi provenienti dal Giappone e Stati Uniti.

Al contrario, gli italiani che scelgono di sciare all’estero prediligono le località confinanti come St. Moritz, Chamonix-Mont-Blanc e Crans-Montana.

Presentato a Milano il Travel Industry Trends 2023, report del Mastercard Economics Institute che offre interessanti insight sulla situazione globale del settore viaggi e sulle abitudini di spesa dei viaggiatori in oltre 30 Paesi, inclusa l’Italia, nei mesi da gennaio a marzo 2023, con un confronto anche rispetto al contesto pre-pandemico. L’impatto positivo della riapertura della Cina, la crescita dell’economia dell’esperienza e il riallineamento delle prenotazioni dei viaggi business con quelli di piacere, sono i principali trend che guidano la ripresa del settore.

Secondo, infatti, quanto emerge dai risultati del report, i voli globali per piacere e d’affari tornano a crescere allo stesso ritmo, questi ultimi trainati dal ritorno alla normalità nei luoghi di lavoro, come avvenuto in Italia e in molti altri Paesi. In questo contesto, colpisce positivamente il fatto che il nostro Paese si posizioni a livello globale nella Top 10 Destination confermando così la forte attrattività del territorio italiano. In particolare, al 4° posto tra le destinazioni più popolari per i turisti europei, al 6° per i turisti provenienti dal Nord America. Altrettanto interessante lo shift nelle abitudini di spesa da parte dei turisti in Italia sempre più inclini ad acquisti esperienziali. In particolare, i turisti cinesi per cui lo shopping di lusso cede terreno all’acquisto di esperienze indimenticabili nelle principali mete italiane (tra le destinazioni top: Napoli, Roma, Milano e Venezia). Il primato degli acquisti esperienziali si conferma, infine, un trend anche nei modelli di spesa dei nostri connazionali.

“Dopo due anni di incertezza, il settore travel mostra importanti segni di ripresa. Si consolida il trend a favore dell’economia esperienziale, che in Italia può riflettersi in un’offerta turistica di eccellenza fatta di tradizioni secolari, passioni, unicità territoriali e grandi eventi internazionali in grado di regalare ai turisti esperienze memorabili”, ha affermato Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard. “In questo contesto, l’attrattività del territorio italiano, unita all’offerta di qualità delle imprese legate al turismo, sono senza dubbio elementi favorevoli alla ripresa di questo settore fondamentale per l’economia del Paese, nonostante permangano alcune importanti sfide all’orizzonte. Come Mastercard, ci impegniamo quindi a offrire il nostro supporto attraverso un’ampia gamma di iniziative dedicate a viaggiatori e alle soluzioni sempre più digitali per il mondo travel”.

Con uno sguardo all’Italia ma anche all’Europa e al resto del mondo, basandosi sull’attività di vendita aggregata e anonima nel network Mastercard, il report si concentra sugli elementi chiave dell’esperienza del viaggiatore. Di seguito i principali insights:

  • I viaggi di piacere e d’affari crescono allo stesso ritmo: nonostante in Europa si confermi l’interesse per i voli di piacere, il dato che più colpisce è che, dalla seconda metà del 2022, le prenotazioni di voli business recuperano terreno rispetto a quelle consumer, trainate da Paesi dove si riscontra una minore diffusione dello smart working, tra cui l’Italia2. I dati rivelano infatti un forte interesse per gli incontri di lavoro in presenza, con la crescita più significativa della spesa per viaggi ed eventi di intrattenimento corporate guidata da Asia Pacifico ed Europa, rispettivamente in aumento del 64% e del 42% tra gennaio e marzo 20233.

Con riferimento ai flussi in ingresso, l’Italia è una delle principali destinazioni mondiali, soprattutto per i turisti provenienti da Europa, Nord America, Medio Oriente ed Africa (rispettivamente al 4°, 8° e 10° posto nella Top 10 delle destinazioni di viaggio preferite). Per quanto invece riguarda i flussi in uscita, si registrano diversi trend a seconda che si tratti di viaggi per piacere o d’affari. Nel primo caso, infatti, gli italiani prediligono voli a lungo e medio raggio, che tornano così a superare i livelli pre-pandemia. Tra i voli business, invece, aumentano in particolar modo le prenotazioni a lungo raggio a partire dal mese di dicembre, a seguito della riapertura della Cina e del rientro in ufficio.

  • La riapertura della Cina impatta positivamente sul turismo europeo: dopo le restrizioni legate alla pandemia, la riapertura della Cina riaccende il desiderio di viaggiare e dà una spinta all’economia esperienziale. Con uno sguardo all’Italia, se storicamente i turisti cinesi si recavano nel nostro Paese per shopping di lusso, oggi osserviamo che spendono più in esperienze indimenticabili. Questo trend trova conferma nelle principali mete turistiche Italiane – Napoli, Roma, Milano e Venezia – dove la spesa per esperienze si attesta al primo posto (con una media del 96% rispetto al 2019), seguita da quella per beni materiali e di lusso. Spicca tra le destinazioni più esclusive Positano che, conosciuta come la perla della costiera amalfitana, ha registrato un 283% record nella spesa esperienziale rispetto ai livelli 2019.
  • I viaggiatori europei preferiscono viaggiare in Paesi vicini: secondo i dati della ricerca, infatti, l’unico Paese extra-UE nella lista delle Top 10 delle destinazioni preferite dagli europei sono gli Stati Uniti. Inoltre, a causa delle ondate di caldo estremo e dei rischi di incendi nell’Europa meridionale, gli europei stanno esplorando sempre più mete turistiche nelle regioni dalle temperature più fresche, tra cui Regno Unito, Scandinavia, Paesi Bassi, Svizzera e Germania. Ciò nonostante, secondo le previsioni del report, l’Italia sarà tra le mete più popolari dei viaggiatori europei nella primavera ed estate 2023, attratti dal fascino delle spiagge italiane.
  • I turisti in ingresso continuano a prediligere le esperienze: il consolidamento dell’economia dell’esperienza si conferma un trend sia a livello globale sia europeo, favorendo così in modo significativo il settore dei servizi. I viaggiatori europei sono infatti guidati dal desiderio di full-immersion culturale, dal fascino di destinazioni meno conosciute e da esperienze di viaggio sostenibili.

Ciò nonostante, in Italia, a marzo 2023, la spesa in esperienze è aumentata del 114% rispetto allo stesso mese nel 2019, mentre quella destinata all’acquisto di beni materiali è cresciuta solo del 12% nello stesso periodo. Lo stesso vale per gli acquisti degli italiani: in particolare, tra le principali categorie di spesa nel 2023 gli italiani danno priorità ad acquisti di alloggi (21%) e ristoranti (11%), a discapito di beni materiali come, ad esempio, benzina e beni di largo consumo (-13%), prodotti per la casa (-5%) ed elettronica (-3%), siano questi acquisti in-store o online.

Nonostante i segnali positivi tracciati dal report, non possiamo dimenticare le numerose sfide che il settore dovrà affrontare. Tra i maggiori ostacoli alla ripresa vi è l’inflazione, che se per i cittadini si traduce in una discrepanza tra aumento del costo della vita e reddito, per il mondo business implicherà maggiore attenzione ai costi. Di conseguenza, la comunità globale sarà portata a ponderare più accuratamente spese discrezionali come quelle legate ai viaggi.

Il report completo è visionabile a questo link