In questo articolo:
Aggiornamento 16 ottobre 2021: Da maggio scorso il presidente della regione Sicilia, Musumeci, ha stabilito la cessazione degli effetti dell’ordinanza del 7 aprile 2021 con cui veniva istituito il portale per la registrazione dei cittadini in arrivo sull’isola e l’obbligo del tampone per gli italiani che desiderano entrare in Sicilia. L’ingresso in Sicilia ora segue le regole nazionali relative a zone bianche, gialle, arancioni e rosse, escluse le zone rosse comunali rimaste. Per cui, se stavi cercando di capire se serve il tampone obbligatorio per andare in Sicilia, la risposta per chi proviene da altre regioni d’Italia è no: con le regole attuali, con la Sicilia in zona bianca dal 9 ottobre, il tampone non è più necessario per l’ingresso.
Per chi proviene dall’estero sono stati istituiti dei presidi presso gli aeroporti siciliani per effettuare tamponi a chi arrivato o è transitato negli ultimi 14 giorni da Paesi extra europei compresi nell’elenco E istituito dal Ministero della Salute nonché per chi proviene dagli Stati Uniti (Elenco D). Il tampone è previsto anche per gli arrivi da Malta, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Paesi Bassi. Per tutti coloro che rientrano da un paese straniero, inclusi i residenti, inoltre, vige l’obbligo di compilare il Passenger Locator Form, modulo online per entrare in Italia
La Sicilia rischia di diventare zona arancione o rossa?
La Sicilia è tornata dal 9 ottobre zona bianca per la classificazione italiana mentre è zona gialla per la classificazione europea dell’ECDC. Ai fini delle restrizioni sul territorio siciliano conta solo la classificazione italiana, che dipende dal tasso di riempimento di terapie intensive e ricoveri e che conferma la zona gialla siciliana almeno fino a fine settembre. Non c’è invece da preoccuparsi per la zona rossa sancita dall’Europa: potrebbe essere utilizzata da altri Paesi europei per imporre restrizioni per chi arriva dalla Sicilia (come l’obbligo del Green Pass), ma non ha alcun impatto sulle restrizioni decise dal governo italiano. Da segnalare che la Sicilia ha alcuni comuni in zona Arancione, trovate l’elenco a questo link
Articolo precedente
La Regione Sicilia ha introdotto misure anti contagio per chi arriva nella regione anche in zona gialla e bianca. E’ necessario registrarsi e compilare il modulo presente sul sito Siciliacoronavirus.it ed essere in possesso dell’esito negativo di un tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle 48 ore precedenti all’arrivo nell’Isola. Difatti l’ordinanza emessa dal Presidente della Regione Siciliana il 7 Aprile 2021, proroga le regole ed obblighi finalizzati alla limitazione del contagio da Coronavirus, che rimangono in vigore dall’ 8 Aprile fino al 31 Maggio 2021 compreso.
Di seguito le principali regole da seguire.
REGISTRAZIONE SUL PORTALE E TAMPONE
Chiunque arrivi in Sicilia dovrà registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it ed essere in possesso dell’esito negativo del tampone molecolare rino-faringeo effettuato nelle ultime 48 ore. Sono esclusi i pendolari e coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.
In seguito alla registrazione verrà inviata una mail e SMS con un codice di sicurezza che dovrà essere inserito nella pagina successiva in modo da avere la certezza dell’identità.
COSA SUCCEDE SE NON HO IL TAMPONE MOLECOLARE: TAMPONI RAPIDI E DRIVE IN
Qualora la persona che fa rientro non abbia potuto sottoporsi al tampone molecolare ha diverse opzioni. Ad esempio può recarsi presso un drive-in appositamente dedicato per sottoporsi al tampone rapido antigenico.
In caso di esito positivo, si seguono le procedure previste per i soggetti Covid-19 positivi, con ripetizione del tampone molecolare e presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale.
Se negativo, che rientra potrà recarsi al domicilio, con la raccomandazione di mantenere i dispositivi di protezione individuale, evitare i contatti con soggetti terzi e sottoporsi nuovamente a tampone antigenico dopo cinque giorni. In alternativa, si può andare presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con l’obbligo per la struttura stessa di darne comunicazione al dipartimento di Prevenzione dell’Asp territorialmente competente.
ALTERNATIVA: LA QUARANTENA DI 10 GIORNI
Chi non segue nessuna delle precedenti procedure, come ultima ipotesi, ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per 10 giorni, presso il proprio domicilio, dandone comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza. Sono esclusi dalle nuove disposizioni, i pendolari e coloro che si siano allontanati dall’Isola, nei giorni immediatamente antecedenti, per recarsi nel territorio nazionale per un periodo inferiore a quattro giorni.