Il mercato del telepedaggio sta vivendo una trasformazione che potrebbe rivoluzionare il rapporto tra tecnologia dei trasporti e industria turistica. Telepass ha presentato il suo nuovo prodotto Grab&Go, un dispositivo “da scaffale” che promette di abbattere le barriere d’ingresso per milioni di turisti occasionali, aprendo scenari inediti per operatori alberghieri, comprensori sciistici e destinazioni turistiche.

Il paradosso del turista occasionale

“Quello che teneva distanti alcuni consumatori è l’idea di dover pagare un abbonamento, anche se si usa poco”, spiega Aldo Agostinelli, responsabile del mercato consumer di Telepass. È qui che si nasconde un’opportunità colossale: in Italia entrano milioni di turisti ogni anno utilizzando l’automobile, particolarmente dai Paesi del Nord Europa, Germania in testa. Eppure, fino ad oggi, non esisteva un prodotto pensato per loro.

Il Grab&Go costa 29,90 euro più 15 euro di attivazione (attualmente rimborsati come credito), e funziona con un principio semplice: “Si paga quando fa bip”, sottolinea Agostinelli. Niente abbonamenti, niente procedure bancarie complesse. Il dispositivo ha una durata di oltre 10 anni e può essere pagato anche con IBAN internazionale o carta di credito, eliminando gli ostacoli burocratici che spesso scoraggiano i visitatori stranieri.

La distribuzione che cambia il gioco

Ma è nella strategia distributiva che emerge il potenziale più interessante per il settore turistico. Oltre alle catene di elettronica come MediaWorld e UniEuro, e all’e-commerce (incluso Amazon), Telepass sta puntando massicciamente sui “punti di incontro” turistici.”Arriverà nelle hall degli hotel, perché il turista che è venuto in auto se lo può comprare, memore della coda”, anticipano dall’azienda. Non solo: il prodotto sarà disponibile alle casse degli impianti di sci, nei comprensori del Nordest, alle terme e in tutti quegli hotspot turistici dove i visitatori possano trovarlo e decidere di acquistarlo per il viaggio di ritorno.

L’approccio ricorda la distribuzione capillare di prodotti di largo consumo: “Come in spiaggia c’è il gelato, la Coca-Cola, arriveremo anche in quei centri di aggregazione”, spiegano dall’azienda, citando esplicitamente Gardaland tra i punti vendita futuri.

Milano-Cortina: la vetrina perfetta

Le Olimpiadi invernali 2026 rappresentano un banco di prova ideale per questo nuovo modello. “Siccome le Olimpiadi saranno a Milano e andare alle montagne sarà una scusa, verranno gli americani, i brasiliani, coloro che vogliono stare in questa fantastica città”, commenta il management Telepass con orgoglio tipicamente meneghino. L’evento offrirà l’opportunità di testare su larga scala l’integrazione tra dispositivi di telepedaggio e flussi turistici internazionali, proprio mentre l’azienda sta sviluppando la versione europea del Grab&Go, prevista per l’autunno.

Dal mare alla terra: l’ecosistema si espande

Ma l’innovazione Telepass non si ferma alle quattro ruote. La sperimentazione più affascinante riguarda il “Telepass Mare”, attualmente in fase di test nel porto di Ponza con un dispositivo on-board su tre-quattro imbarcazioni. Il progetto nasce da un’esigenza di sostenibilità ambientale concreta: “Tra Ponza e Palmarola ogni fine settimana arrivano circa 2.200 barche che hanno un impatto ambientale pessimo, soprattutto perché viene rovinata la Posidonia”, spiegano dall’azienda.

La soluzione è elegante quanto efficace: quando l’imbarcazione supera la zona ambientale protetta, il dispositivo fa “bip” e paga automaticamente il ticket ambientale, permettendo al comune di controllare chi paga e chi non paga. Un meccanismo che coniuga “l’interesse del comune, la tutela ambientale, la remunerazione” per territori che vivono di turismo ma soffrono il sovraffollamento.Il sistema verrà esportato “su tutti i porti turistici” e potrebbe arrivare anche a Napoli in vista della Coppa America. Per marina, porti turistici e destinazioni costiere, si apre uno scenario completamente nuovo di gestione dei flussi nautici attraverso tecnologie di telepedaggio.

Oltre l’autostrada: l’ecosistema dei servizi

Il vero valore aggiunto per il turista non si ferma al casello autostradale. Il dispositivo abilita l’accesso a oltre 400 parcheggi in struttura, circa 400 comuni con strisce blu, l’Area C di Milano, il servizio di Caronte per lo Stretto di Messina e molti altri servizi. “Per il turista, vuol dire potere evitare le code estive”, sottolinea Agostinelli, un aspetto cruciale in un Paese dove la congestione del traffico turistico rappresenta spesso un problema.

L’approccio pay-per-use si estende a tutti questi servizi: “Ho un gettone, quindi il giorno che non prendo l’autostrada ma voglio usare il parcheggio, pago un euro quel giorno che lo uso”.

La sfida della comunicazione

Per far conoscere questa opportunità, Telepass ha lanciato una campagna articolata sulle principali piattaforme streaming, che si estenderà alla televisione lineare ad ottobre, accompagnata da radio e pianificazioni media mirate. “Vediamo il numero delle attivazioni che continuano a crescere”, confermano, con i primi feedback dei distributori che si dichiarano soddisfatti delle vendite.Ma la vera sfida sarà educare il mercato turistico a questa nuova possibilità, trasformando quello che è sempre stato percepito come un prodotto “per viaggiatori abituali” in una commodity turistica accessibile.

Prospettive europee

L’orizzonte si sta già allargando oltre i confini nazionali. Come racconta l’azienda, si sta lavorando a uno standard europeo per il telepedaggio, partendo dal mondo dei camion ma con l’obiettivo di arrivare ai veicoli leggeri. “La conferenza stampa è stato detto che ci sarà uno standard europeo”, conferma Agostinelli, citando il progetto Eurovignette già in sperimentazione in Germania.Per gli operatori turistici, questo significa prepararsi a un futuro dove il telepedaggio potrebbe diventare una commodity europea, proprio come accadde con il GSM per la telefonia mobile. “L’Europa fece uno standard, il GSM, e fu un grande orgoglio dell’Europa”, ricordano dall’azienda, “la cosa straordinaria che ha fatto GSM è che attraversi le frontiere e non ti poni il problema”.

Le opportunità per gli operatori

Per alberghi, comprensori sciistici, terme e destinazioni turistiche, il Grab&Go rappresenta una duplice opportunità. Da un lato, offrire un servizio aggiuntivo ai propri ospiti, migliorando la user experience del soggiorno. Dall’altro, creare un nuovo touchpoint commerciale, considerando che si tratta di un prodotto “inattivo” distribuito tramite distributore, senza problemi di gestione, inventory o asset aziendali presso terzi.

La strategia Telepass sembra chiara: trasformare un bisogno latente del turismo occasionale in un’opportunità di business distribuito, dove ogni punto di contatto turistico può diventare un canale di vendita per una tecnologia che, fino ad oggi, rimaneva confinata nei circuiti degli automobilisti abituali.

Un cambio di paradigma che potrebbe ridisegnare non solo il rapporto tra turisti e infrastrutture di trasporto, ma anche le strategie di servizio dell’intera filiera dell’ospitalità italiana.

GPM

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